Davanti all’altro

«Nel giorno in cui Dio creò l’uomo,
lo fece a somiglianza di Dio;
maschio e femmina li creò,
li benedisse e diede loro il nome di uomo».
(dal libro della Genesi 5,1-2).

Si chiama “davanti all’altro” il film sul razzismo, interamente girato ad Andria, che sarà presentato in prima assoluta, venerdì 12 ottobre 2018, nella Multisala Roma in via Flavio Giugno, 6 ad Andria. A seguire ci saranno una serie di proiezioni dal 16 al 20 ottobre presso l’Officina San Domenico in via Sant’Angelo dei Meli, 36 alle ore 21:30.

Il film “davanti all’altro” parla dell’incontro conflittuale tra un gruppo di diciassettenni andriesi e alcuni migranti di diverse nazionalità africane. Il film è stato realizzato in collaborazione con gli studenti del corso di cinema del Liceo Scientifico “Nuzzi” e del Liceo Classico “Troya” di Andria ed è stato prodotto grazie allo sforzo congiunto della Casa Accoglienza “S. Maria Goretti” e dell’Ufficio Migrantes della Diocesi di Andria (grazie anche al sostegno dell’otto per mille della Chiesa Cattolica), la Banca di Credito Cooperativo, Teledehon, Fondazione Puglia, Matarrese ristorazione, e una serie di piccoli finanziatori dal basso (crowdfunding).

Tutti gli interpreti del film sono attori non professionisti alla loro prima esperienza cinematografica. Il film è prodotto esecutivamente da dall’associazione Malearti, musicato da Ovest di Tahiti ed è diretto dal regista Riccardo Cannone.

La Casa Accoglienza “S. Maria Goretti” e l’Ufficio Migrantes della Diocesi di Andria, non sono nuove a queste esperienze formative, perché da anni promuovono con il Vangelo, la Costituzione Italiana e la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo la cultura della convivialità, dell’incontro e della pace con l’Altro, perché ‘l’altro è l’altra parte di me’.

Per combattere il clima di odio, razzismo, indifferenza e disumanità, che si abbatte nella nostra società è necessario e doveroso consegnare alle nuove generazioni strumenti fondamentali, che permettano di conoscere e fare esperienza diretta del fenomeno migratorio, partendo proprio dall’incontro, dal tu per tu con l’altro.

È dal viso che bisogna muoversi. Il viso di qualsiasi persona vivente, esprime una verità unica, irripetibile e originale. Il viso di una persona è una piccola tessera, che compone il puzzle meraviglioso dell’umanità. Il viso accorcia ogni tipo di distanza, è il luogo dove l’umanità si incontra per la costruzione di legami relazionali, fondando una interpretazione della realtà antropocentrica anziché indifferente, consumistica, anonima e sconosciuta. Il viso di ogni persona, che sia dai tratti mediterranei, asiatici, scandinavi e africani è il crocevia di espressioni sentimentali universali.

Senza dimenticare che l’uomo riconosce gli stati d’animo di un caro amico, conoscente o sconosciuto dalla semplice osservazione del viso.

Don Geremia Acri