Seminari

Seminario Vescovile 

Largo Seminario,4 – 76123 ANDRIA – Tel. 0883.542791

Rettore: Sac. Giuseppe Capuzzolo

Collaboratore del Rettore:  Sac. Francesco di Corato

Educatrice: Suor. Filomena Valentino

n.28 seminaristi di cui:

n.12 nel seminario minore

n.9 nel seminario maggiore

n.1 nel propedeutico

Fu mons. Andrea Ariano, vescovo di Andria, a erigere in Città il Seminario nel 1705. In una sua lettera datata 8 agosto 1705 scrive:

“Ho avuto grandissime difficoltà nell’erezione del Seminario, incredibili da ogni parte; in realtà ho utilizzato tutte le mie forze ed ogni opera per ottenere la sua erezione, finalmente, senza alcun aiuto umano, sorretto solo dalla Divina Provvidenza, col mio denaro ho trovato una dimora degna ed adattissima, che ho trasformato in Collegio con elevate spese, l’ho dotato di redditi perpetui tratti da quelli in sovrappiù di alcuni luoghi pii, effettivamente utilizzati per ottenere annue rendite.

Dal primo marzo del corrente anno [1705], sotto la guida e cura di un pio Rettore modello, di Letterati, Maestri e altri Ministri ed inservienti, gli Alunni vivono nel Seminario collegialmente, e correttamente, crescendo nello spirito e nelle lettere; al Seminario ho anche aggiunto alcune pie classi per aiuto e istruzione di laici poveri.”

La sede prescelta, acquistata e adattata a Seminario da Mons. Ariano,  fu il grande palazzo della famiglia Volpone ad angolo tra via Quarti e via S. Angelo de’ Meli.

Nel palazzo di via Quarti il Seminario funzionò per venticinque anni, fino all’agosto del 1730, quando il vescovo del tempo, mons. Tommaso Cherubino Nobilione lo trasferì nei nuovi locali da lui fatti costruire sul fianco sinistro dell’Episcopio.

Nel 1822 mons. Giovanni Battista Bolognese, appena eletto vescovo di Andria, avendo trovato il Seminario alloggiato in pochi e stretti locali costruiti a fianco dell’Episcopio, cede una parte delle stanze a lui riservate ad uso del Seminario, adattandole allo scopo.

Nella sede attuale, il settecentesco convento carmelitano, il Seminario vi fu trasferito il 29 aprile 1839, durante l’episcopato dell’attivissimo mons. Giuseppe Cosenza.