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«Siate sempre pronti a rispondere a chiunque

vi domandi ragione della speranza che è in voi».

(dalla prima Lettera di S. Pietro Apostolo 3,15-16).

 

 

Tutti, o quasi tutti, sappiamo che le tre virtù che reggono l’intero messaggio di salvezza del cristianesimo sono: Fede, Carità e Speranza. Ognuna delle tre virtù è un’espressione evangelica pastorale della Chiesa, ognuna con la propria peculiarità. Ma in questi giorni dolorosi, causati dalla pandemia in corso da coronavirus, oltre alla fede e alla carità, come cristiani sia preti, religiosi e laici siamo chiamati innanzitutto ad annunciare speranza. Si perché proprio la speranza riesce a stabilire un continuo confronto tra fede e carità, perché tra la fede e le opere di carità non ci deve essere ne dualismo ne contrapposizione.
Il messaggio cristiano passa dalle opere vive, concrete, sostanziose e la speranza come credenti oggi più che mai siamo chiamati ad annunciarla soprattutto quando, per legge, ci viene vietato di abbracciare o baciare una persona.
La speranza che si sappia è una forma di ascolto del presente e del futuro. La speranza è preghiera dove sono riposti i residui della nostra fiducia nei confronti della Vita. La speranza è quella di Cristo, che è salito con la Croce sul Golgota per morire e risorgere. La speranza è quella che in questi giorni con lacrime, sangue e morte stiamo vivendo, potremmo dire che è il nostro Venerdì Santo.
La speranza, oltre ad essere una virtù è un’arte di vivere.
La speranza è virtù che ci conduce a scoprire un senso al vivere, che ci permette di rialzarci, comunque e nonostante tutto e anche quando pare smarrita va cercata, scoperta e alimentata perché germogli. La speranza ci dà la possibilità di accettare il morire di qualcosa e cambiare perché altro sia possibile.
«Siate sempre pronti a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi». (dalla prima Lettera di S. Pietro Apostolo 3,15-16).
La speranza è la promessa, che tutto ritornerà come prima e si auspica, che sia ancor più bello di prima. La speranza è l’attesa di uomini e donne riconciliati nel calore dei corpi, negli sguardi dolci e nelle parole appaganti, che oggi più di ieri ci mancano.

 

d.Geremia Acri e i volontari