Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani dal 18 al 25 gennaio 2021

Il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani ha pubblicato il sussidio di preghiera per la Settimana di Unità dei Cristiani del 2021, che prossimamente sarà distribuito nelle nostre parrocchie e nelle varie comunità religiose.
Il sussidio è una proposta, che poi ogni singola comunità può adattare. Tradizionalmente, la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani si tiene tra il 18 e il 25 gennaio, secondo una proposta che fu avanzata nel 1908 da padre Paul Watson, perché le due date comprendono simbolicamente la Festa della Cattedra di San Pietro e quella dalla Conversione di San Paolo.
Ogni anno viene chiesto ai partner ecumenici di una Regione diversa di preparare i materiali, incluso il servizio di preghiera ecumenica di apertura, le riflessioni bibliche e le preghiere per tutti gli otto giorni. L’incarico di preparare l’edizione del 2021 è stato affidato, questa volta, alla Comunità di Grandchamp (Svizzera) che ha scelto il tema «Rimanete nel mio amore e darete molti frutti» (Gv 15,5-9).
I materiali sono tutti «al femminile» e si basano sull’esperienza della vita contemplativa nelle comunità. Una nuova prospettiva per guidare i credenti in preghiera e in un viaggio progressivo verso la riconciliazione e la solidarietà.  Mentre lo scorso anno, fu un gruppo ecumenico di Malta a occuparsi della redazione del sussidio di preghiera, nel 2018 furono i cristiani dell’Indonesia e nel 2016 furono i cristiani di Lettonia a curarlo.
La Comunità di Grandchamp si è formata negli anni Trenta del secolo scorso, da donne della Chiesa protestante della Svizzera romanda conosciute come “le Signore di Morges” che hanno cominciato ad organizzare ritiri spirituali. Molto velocemente, questi ritiri si sono tradotti in una vita comunitaria.
Immediati sono stati i legami con la comunità di Taizé, perché era proprio in quegli anni che la comunità riscopriva il monachesimo tramite l’opera di Frere Roger Schutz. Tra Frere Roger e Madre Genevieve, prima priora di Grandchamp, ci fu subito un rapporto fraterno, tanto che le sorelle adottarono la regola di Taizé nel 1952. Le cinquanta sorelle (tutte diaconesse) della comunità sono di diverse generazioni e tradizioni cristiane, ma restano fedeli alla vocazione originaria.
Le prima sorelle avevano sperimentato il dolore della divisione tra Chiese cristiane, e per questo cominciarono a lavorare per l’unità, incoraggiate dall’Abbè Paul Couturier. Per decenni le sorelle di Grandchamp, «hanno accompagnato il Consiglio ecumenico delle chiese e il movimento ecumenico con la loro presenza silenziosa e le loro preghiere quotidiane».  Una comunità di suore che irradia con un’energia positiva in tutta la zona da diversi decenni. Un pubblico numeroso si reca regolarmente ai loro uffizi, soprattutto il giovedì sera e la domenica mattina, nella magnifica cappella dell’Arca: cuore della vita spirituale della comunità.
Le suore scegliendo come tema “Rimanete nel mio amore e porterete molti frutti (Gv 15, 5-9), hanno voluto condividere l’esperienza della loro vita contemplativa: rimanere nell’amore di Dio ed essere potate dalla Parola di Dio, il vignaiolo, per crescere spiritualmente.
A partire dal versetto giovanneo, esse propongono a tutti noi la meditazione del Vangelo di Giovanni negli otto giorni di preghiera per l’Unità dei cristiani, strutturata nel sussidio proprio come la vita della comunità monastica, con le sue veglie e i suoi ritmi.
Così, nel primo giorno si medita sulla chiamata di Dio, nel secondo giorno c’è la meditazione sulla maturazione interiore, nel terzo giorno si prega per formare un solo corpo. I temi dei giorni successivi sono pregare insieme, essere trasformati dalla Parola, accogliere gli altri, crescere in unità, riconciliarsi con la creazione.
Nel loro sussidio, le suore si ispirano a Dorotheus di Gaza, monaco palestinese del VI secolo, e ci invitano a comprendere che quando ci si avvicina a Dio nella vita spirituale, allora ci si avvicina anche ai nostri fratelli e alle nostre sorelle in Cristo, provando una maggiore solidarietà con il resto del creato. La fedeltà a Cristo e alla sua chiamata alla santità ci condurranno sempre ad una maggiore unità. Ci auguriamo che questo sussidio possa aiutarci a portare frutti, aiutando i cristiani ad avvicinarsi gli uni agli altri.
Buona settimana di preghiera a tutta la comunità diocesana.

Don Mario Porro
Direttore per l’ecumenismo e iol dialogo interreligioso

Avviso: Quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria, le attività per il mese di gennaio sono state trasferite in periodi più favorevoli. Si suggerisce di organizzare a livello parrocchiale il momento di veglia o preghiera ecumenica come suggerito dal libretto o anche una adorazione eucaristica con uno schema ecumenico.