Un patto educativo per arginare il degrado culturale

Lunedì 23 maggio 2022 è stato compiuto un atto vandalico nei confronti della Chiesa della Madonna del Carmine, ad Andria. I muri della Chiesa e della scalinata di accesso sono stati deturpati con scritte rosse, realizzate con bombolette spray. Purtroppo l’episodio è l’ultimo di una lunga serie di danneggiamenti in un luogo tra i più belli della nostra Città, ma che vive una situazione di degrado

«L’intero complesso della Chiesa e dell’ex Convento dei Carmelitani -sottolinea don Mimmo Basile vicario generale della Diocesi di Andria- è un importante bene culturale della Diocesi e della Città di Andria e ospita il Seminario Vescovile, valido luogo di formazione, e la Biblioteca diocesana “San Tommaso d’Aquino”, da più di un ventennio un prezioso istituto culturale a servizio del quartiere e dell’intera città. A conferma di ciò è sufficiente ricordare che il prospetto della Chiesa, con la presenza di una scolaresca durante una visita guidata, è stato di recente scelto come immagine significativa per presentare le giornate nazionali di valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici.

Il Vescovo di Andria, mons. Luigi Mansi, si rammarica per quanto accaduto -riferisce don Mimmo Basile- e chiede da parte delle istituzioni preposte e dell’intera comunità cittadina una maggiore attenzione affinché questo luogo non sia “terra di nessuno” e si ripristinino con, con urgenza, condizioni imprescindibili e improrogabili di sicurezza, legalità e vivibilità.

La Polizia di Stato è prontamente intervenuta e sta conducendo le opportune indagini. Gli autori dell’atto vandalico potrebbero essere alcuni ragazzini».

Questo dato interroga e inquieta ulteriormente, mettendoci tutti in discussione, e chiedendo a famiglie ed istituzioni educative, civili ed ecclesiali, un impegno più costante e proficuo nel realizzare un vero e proprio patto educativo a favore delle giovani generazioni.

(ger.a.)